Cliente: Pasta Fabbri
Categoria: Riorganizzazione aziendale
La nostra consulenza
Gestire il ricambio generazionale ed organizzativo. Il caso Fabbri
Organizzare e gestire un processo di ricambio generazionale in azienda è tutt’altro che semplice.
Il rapporto famiglia-impresa-management è un equilibrio complesso tra business e sentimenti che i proprietari di imprese familiari spesso preferiscono emotivamente non affrontare.
È una fase delicata e rischiosa in cui si ritrovano a coesistere all’interno della stessa azienda generazioni diverse con stili di leadership, comunicazione e approccio al lavoro totalmente differenti.
E quindi cosa bisogna fare per ristabilire dei nuovi equilibri?
Organizzare e gestire un processo di ricambio generazionale richiede tempo, impegno ed investimenti. Può quindi rappresentare un’opportunità di crescita ma anche di declino se non gestito con oculatezza. In questi casi è fondamentale affidarsi a professionisti in grado di suggerirci il percorso più sicuro da seguire. Ed è ciò che ha fatto il Pastificio Fabbri azienda a conduzione familiare che da 5 generazioni produce pasta artigianale a Greve in Chianti (Firenze).
Abbiamo chiesto a Marco Fabbri, CEO di Pasta Fabbri, di raccontare la sua esperienza con Imperatore Consulting.
Cosa vi ha spinto a scegliere Imperatore Consulting e qual è stato l’elemento che ha influito positivamente sulla vostra scelta?
Seguo Vincenzo da quando è diventato un personaggio pubblico, uscendo dalla dirigenza di una grande banca e diventando un consulente di direzione. Ho letto quasi tutti i suoi libri e lo seguo quotidianamente sul Fatto Quotidiano. Naturalmente, quando il nostro Pastificio ha dovuto affrontare un cambio generazionale, mi sono rivolto allo studio di Vincenzo Imperatore. Mi è piaciuto il primo incontro in azienda, non ci siamo sentiti un numero, ha saputo adattarsi alla nostra realtà “molto artigianale”.
Saprebbe dirci a chi e perché consiglierebbe Imperatore Consulting?
L’ho più volte consigliato anche per delle realtà diverse come servizio o come prodotto, con gli stessi identici problemi (come il passaggio generazionale) o con problemi diversi, che avevano per esempio semplicemente bisogno di cambiare il sistema di gestione. Consiglio Vincenzo a tutte le aziende che hanno bisogno di una figura esterna che possa fare da arbitro e da bussola, e che porta ordine.
In termini pratici, cosa vi sta lasciando il percorso di consulenza? Cosa siete in grado di fare di nuovo rispetto a prima? Potrebbe fornirci un esempio?
La grossa differenza è stata portare a conoscenza di tutti il concetto generale di culturale aziendale con tutto quello che ne consegue: comunicazione, organizzazione, gerarchie, controllo di gestione ecc. Ci sono tante cose che oggi siamo in grado di fare rispetto a prima: l’organizzazione sistematica di riunioni, la prevenzione dei problemi grazie a una comunicazione più fluida, l’impostazione di un controllo di gestione, l’importanza riconosciuta da tutti di impostare e monitorare gli obiettivi, il rispetto delle scadenze, l’adesione più semplice da parte dei dipendenti alle nuove procedure.