By: gestione
“IO SO E HO LE PROVE” al teatro Don Peppe Diana di Portici
Virus Teatrali propone per la stagione 2016-2017 il debutto nazionale del monologo ‘IO SO e HO LE PROVE’ liberamente tratto dal libro omonimo di V. Imperatore, caso letterario e campione di vendite nel 2015 con più di 40.000 copie all’attivo.Lo spettacolo racconta la ‘conversione di un ex-manager bancario’ che, dopo un quarto di secolo al servizio della più importante banca italiana, ne è uscito denunciandone tutte le nefandezze, comuni all’intero settore bancario nazionale ed internazionale negli ultimi venti anni.
Un lavoro ancora più urgente in questo momento storico nel quale migliaia di risparmiatori devono fare i conti con i default dei loro istituti bancari.“Raccontare il mondo delle banche, dalle privatizzazioni e la deregulation di inizio-metà anni ’90 agli sfracelli dell’ultima grande crisi ancora in corso, mi è sembrata urgenza non più rinviabile.Così, appena intercettato il libro di Imperatore, ne ho fatto un adattamento teatrale per mostrare quel mondo visto dal di dentro e raccontato senza mezzi termini e senza indulgenza, anche verso se stesso, da chi in quel mondo ha vissuto e prosperato (troppo spesso sulle spalle degli altri).Le rivelazioni contenute in questo libro (che ho chiaramente provato a trasfigurare con i meccanismi tipici del teatro) sono il punto finale di una sorta di conversione dopo un quarto di secolo di fedeltà cieca ed assoluta ai dettami del dio-denaro.Una conversione che vorrebbe farsi indirizzo, resistenza, scuotimento di coscienze.Questo è il racconto di una storia vera che può essere applicabile a molte altre vite ancora in incognito pronte a pentirsi, anzi a convertirsi e a trasformarsi in una sorta di onda anomala, quella di chi sa bene che le cose possono farsi anche senza violentare l’enorme massa di persone che ha sempre visto la banca come un luogo di accoglienza e non un luogo da combattere e dal quale difendersi.L’umanità che trasudava dalle parole dei passaggi più cinici o delicati del libro mi ha spinto ad immaginare un Enzo in carne ed ossa, pronto a raccontare le sue malefatte, pronto a svelarne i retroscena come un mago che svela i trucchi del mestiere, un Enzo il cui tormento interiore è quello di un personaggio shakespeariano che ha sempre saputo e sentito di far la cosa sbagliata ma la faceva perché…cosìsi doveva fare.E questo Enzo in carne ed ossa mi è piaciuto immaginarlo accompagnato, in tutto il suo percorso, da suoni, rumori, musica, come si trattasse di un vero concertato in grado di amplificare, sottolineare, svisare, alleggerire o scompaginare l’apparente suo cinismo, il reale suo tormento, il ghignante suo provocare, il fiducioso suo autoaccusarsi.”
Il 18 Marzo al Teatro Don Peppe Diana di Portici.
Per info: Teatro Don Peppe Diana- IO SO E HO LE PROVE