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D’estate solo libri “leggeri”. Ma chi lo ha detto?
Katia Regina di Tp24.it consiglia la lettura di IO SO E HO LE PROVE sotto l’ombrellone.
A quasi tre anni dall’uscita di IO SO E HO LE PROVE, il libro-denuncia di Vincenzo Imperatore, c’è chi, considerandolo ancora attualissimo, in maniera ironica e sarcastica ne consiglia la lettura sotto l’ombrellone. A farlo è Katia Regina di Tp24.it, una testata giornalistica on line che aderisce al Network di Libera Informazione, che unisce tutte le testate impegnate nella lotta alla mafia e per una cultura della legalità. Questo articolo arriva in concomitanza con gli ultimi fallimenti delle banche… una coincidenza o le persone cominciano ad avvertire fortemente il bisogno di informarsi, di sapere, di conoscere ciò che accade nel nostro sistema bancario?
La giornalista scrive:
“Ma torniamo ai libri. Da evitare assolutamente tutta la collana di inchieste della casa editrice Chiarelettere. Soprattutto quei titoli dedicati alle banche come ad esempio Io so e ho le prove, suggestivo titolo pasoliniano, ma tanti altri ancora. Si potrebbe scoprire, ad esempio, perché periodicamente bisogna evitare il fallimento di certi istituti di credito. Ed è proprio di queste ore quella della Bce. La notizia è stata data dai tiggì un po’ in sordina, quasi fischiettando: la banca è insolvibile ci vorranno da dieci a quindici milioni di euro di soldi pubblici… ma passiamo ad altro. Scusate, da dieci a quindici milioni di euro c’è una bella differenza, pensa chi ascolta, ma subito passa ad altro, come da copione. Tanto , in questo caso, fallisce il venerdì e riapre il lunedì, così non se ne accorge nessuno, salvo qualche migliaio di risparmiatori.”
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