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Bankitalia e Consob: uno ha mentito in Commissione
La grande divergenza tra Bankitalia e Consob su crisi delle banche italiane e le posizioni della Commissione: ultime notizie e dettagli ancora da spiegare
Recensione di Business Online su “Sacco Bancario”
La necessità di un confronto tra Bankitalia e Consob sulla questione della crisi bancaria all’indomani delle ultime notizie secondo le quali una delle due avrebbe mentito sulla stessa questione in Commissione banche.
Bankitalia e Consob: divergenza su crisi banche
Stando alle ultime notizie relative alle recenti dichiarazioni dell’ex viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti, Bankitalia e Consob avrebbero dimostrato in Commissione posizioni decisamente divergenti tanto da aver portato, secondo le ultime notizie, all’organizzazione di una sorta di confronto all’americana tra i due autorevoli organismi. E’ fondamentale, secondo Zanetti, capire chi delle due abbia mentito. La stessa posizione è stata espressa dal presidente della Commissione d’inchiesta sulle banche Pier Ferdinando Casini, secondo sui, stando alle ultime notizie, tra Banca d’Italia e Consob il confronto si starebbe prospettando obbligatorio, considerando le incongruenze emerse e le versioni decisamente diverse, situazioni che impongono un accertamento ulteriore per arrivare alla definizione di una verità precisa. Il confronto si preannuncia, dunque, fondamentale per fare chiarezza e garantire assoluta trasparenza delle situazioni.
Pomo della discordia tra le posizioni di Bankitalia e Consob le condizioni che hanno portato le banche alla crisi nera tra operazioni sospette e valutazione del capitale. E anche Renato Brunetta, vicepresidente della Commissione presieduta da Casini, dopo l’audizione di nove ore di Bankitalia prima e Consob poi, ha parlato di incoerenza e ha chiaramente dichiarato, stando a quanto riportano le ultime notizie, che è decisamente impossibile che nessuno paghi per quanto accaduto se non i contribuenti italiani e i risparmiatori truffati.
Per Brunetta, è necessario trovare i responsabili e chi avrebbe dovuto vigilare, motivo per il quale occorre andare a fondo, anche riconvocando sia Bankitalia sia Consob, come nelle intenzioni dello stesso presidente della Commissione banche. Ed è stato lo stesso Brunetta a chiedersi come sia stato possibile che Consob e Bankitalia non si siano accorte di nulla di fronte a situazioni decisamente sospette come valutazione del capitale, operazioni cosiddette ‘baciate’ e profilazione opportunistica di clienti.
Bankitalia e Consob: vigilanza inefficiente
Se, da una parte, Brunetta si chiede come sia stato possibile che nè Bankitalia nè Consob si siano mai accorte, per tempo, di quanto stava accadendo lasciando liberamente aperta la strada alla crisi bancaria, dall’altra parte, c’è chi, come l’ex manager bancario Vincenzo Imperatore nel suo nuovo libro Sacco Bancario (Chiarelettere) scritto in collaborazione con Ugo Biggeri, presidente di Banca Popolare Etica, e con la prefazione di Marco Travaglio, ha cercato di spiegare il meccanismo che ha portato al ‘grande imbroglio’ per correntisti e risparmiatori italiani. In realtà, secondo quanto dichiarato da Imperatore, riportato sul Fatto Quotidiano, a scatenare la crisi delle banche sarebbe stata la forte inefficienza degli organi di vigilanza, acuita dall’errato modo d fare degli stessi vertici bancari che, come emerso dalle ultime notizie, hanno l’abitudine di proteggere gli imprenditori permettendo, di conseguenza, alle società con poche credenziali creditizie e garanzie quasi nulle di ricevere prestiti anche a sei zeri e chiudendo del tutto le porte del credito ai piccoli imprenditori. Si tratta chiaramente di una distorsione che deriva da una consuetudine nel tempo radicatasi ma errata. Attraverso una migliore vigilanza e vertici più ‘appropriati’ al ruolo ricoperto probabilmente tanto si sarebbe potuto evitare, senza sprofondare nella grande crisi in cui è caduto il sistema bancario italiano.