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“IO VI ACCUSO” di Vincenzo Imperatore su ilmiotg.it
“Io vi accuso”, le nuove rivelazioni dell’ex manager bancario Vincenzo Imperatore
Pratiche sospette di preti che, malgrado un bonifico mensile della curia di 922,05 euro hanno uscite per 70.000 euro ed entrate per vendita titoli di poco superiori, commercianti cinesi che hanno disponibilità di capitali ingenti ma, nonostante gli inevitabili dubbi di chi segue le loro pratiche, nessuna segnalazione all’antiriciclaggio. Sono solo alcune delle categorie protette dalle banche per preservare il sistema, un ingranaggio perfetto pronto a strozzare i più deboli – le famiglie in primis – e a privilegiare i più forti.
Dopo il bestseller Io so e ho le prove. Confessioni di un ex manager bancario (Chiarelettere) – una lunga, minuziosa ed estremamente chiara descrizione di truffe e raggiri delle banche ai limiti della legalità ai danni dei correntisti – l’ex manager bancario è tornato in libreria con Io vi accuso. Così le banche soffocano le famiglie e salvano il sistema (Chiarelettere, prefazione di Gianluigi Paragone).
Utilizzando documenti interni e “confidenze” di dirigenti tuttora in attività, Imperatore accompagna il lettore nelle segretissime stanze dei principali istituti di credito e racconta come si sono riorganizzati dopo la crisi. La regola è guadagnare il più possibile rischiando zero, con un forte senso di impunità che si riscontra su più fronti.
Come si spiegherebbe, per esempio, che a Prato, da un’indagine dell’Associazione dei contribuenti in cui vive la più grossa comunità orientale d’Italia “su un campione di cento dichiarazioni dei redditi presentate da confezionsiti cinesi per il 2010 è emerso che a fronte di 200.000 euro di imposte da pagare, l’Agenzia delle entrate non ha riscosso nulla”?
E che dire sulle banche “spietate agenzie immobiliari che senza remore mettono sulla strada i propri clienti”?
Imperatore, con uno stile semplice e diretto, non ha remore nel raccontare quanto si consuma ai danni delle famiglie e delle piccole e medie imprese.
Ilmiotg ha intervistato l’autore.
Falso in bilancio, evasione fiscale, usura, estorsione, associazione a delinquere, violenza privata… Ancora una volta le sue accuse alle banche sono circostanziate. Ma perché, secondo lei, la Magistratura non interviene?
“La Magistratura comincia a intervenire e a puntare molto in alto, le inchieste degli ultimi giorni ne sono una conferma. Certo si tratta di avanguardie (Trani, Firenze) ma le rivoluzioni partono sempre con le avanguardie per essere poi fatte dalle masse. Diamo tempo ai magistrati di informarsi su una materia non semplice e di combattere un potere molto forte”.
Quali strumenti ha a disposizione un correntista per difendersi dai soprusi delle banche?
“Innanzitutto lo strumento della conoscenza, della consapevolezza che può avvenire o direttamente studiando e facendo molta formazione al riguardo oppure indirettamente affidandosi alla consulenza di professionisti esperti (e non tuttologi) e indipendenti, non collusi con il sistema bancario”.
Uno dei suoi capitoli si intitola “Vivere senza banca si può”. E’ davvero possibile?
“Si può attraverso gli strumenti di finanza alternativa ma soprattutto anche attraverso un processo di crescita culturale e manageriale che i piccoli imprenditori devono necessariamente percorrere per evitare il loro default. Le piccole imprese devono affidarsi alla figura del CFO, del direttore finanziario semmai con la formula del noleggio come avviene per il commercialista (specializzato in contabilità fiscale) o il consulente del lavoro”.
Per scrivere Io vi accuso ha utilizzato le confidenze e le testimonianze di alcuni suoi ex colleghi. In loro, alla luce di quanto ha scritto in Io so e ho le prove, è prevalsa la disponibilità o la diffidenza?
“Molta disponibilità, molto coraggio dettato dalla insoddisfazione e dalla demotivazione che ormai è imperante nel sistema bancario. Anche in questo caso siamo di fronte alle avanguardie di una popolazione che può assumere i caratteri di un movimento se ci fossero leggi che tutelassero i Whistleblower… e qualcosa inizia a muoversi a tal riguardo”.
Qual è il target di lettori che le piacerebbe leggesse Io vi accuso?
“I piccoli imprenditori, quell’esercito di 4,5 milioni di partite iva intorno ai quali gravitano circa 22 milioni di italiani. E poi anche i professionisti che capiscono che anche i loro orizzonti e le loro conoscenze hanno bisogno di aggiornamenti”.
Vincenzo Imperatore, laureato con il massimo dei voti in Economia e commercio, dopo un master in Business Administration a Roma è stato quadro direttivo addetto alla gestione delle risorse umane, poi direttore di filiale, direttore Centro piccole e medie imprese e direttore di area nelle piazze più importanti del Meridione. Nel 2012 sceglie la strada della libera professione e fonda InMind Consulting, società di consulenza aziendale che tra le altre attività assiste i propri clienti nelle ristrutturazioni dei debiti bancari. Collabora, come opinionista, con quotidiani e riviste finanziarie e conduce un programma radiofonico di informazione economica.