By: gestione
Intervista a Vincenzo Imperatore dell’agenzia Dire
28/01/2016
(DIRE) Roma, 28 gen. – Questa mattina e’ stato ospite degli studi
di Radio Rete Edicole, Vincenzo Imperatore, autore del libro ‘Io
Vi Accuso’ (edizioni Chiare Lettere).
Nel corso dell’intervista condotta da Fabio Sebastiani, nella
trasmissione ‘Domandando’, Imperatore, gia’ funzionario di banca,
ha detto: “In banca manipolavamo e tuttora si continua”.
La compilazione del profilo di rischio, come e’ stato
sottolineato nel corso dell’intervista, e come risulta dal suo
libro-denuncia, e’ un passaggio chiave della procedura che poi
porta alla proposta di acquisto rivolta ai clienti della banca
stessa di titoli e prodotti finanziari. Le banche attraverso “la
profilazione” si “costituiscono quel paracadute che serve a
dimostrare che il cliente era consapevole dei rischi legati al
titolo che ha acquistato”, ha detto Imperatore.
Lo scrittore e’ del parere che attualmente la politica e’
debole di fronte al “sistema delle banche”. “Sono le banche che
controllano la politica- ha detto- e non il contrario”. E’ per
questo motivo che dalla politica non potra’ arrivare una risposta
alle istanze dei degli utenti del sistema bancario. “Dobbiamo
essere noi, costruendo una pressione collettiva anche presso le
aule dei tribunali a fare in modo che la situazione cambi”, ha
aggiunto Imperatore, mettendo in luce i motivi che lo hanno
spinto a scrivere il libro.
Alla domanda sul perche’ le risorse dispensate dalla Bce non
rimettono in moto il sistema del credito, Imperatore ha risposto:
“Il problema e’ il bilancio delle banche. Le banche stanno messe
molto peggio di quanto non sembra, rispetto all’economia reale.
Avere risorse dalla Bce e non trasferirle e’ un fatto strategico,
perche’ le banche devono calcolare un accantonamento rispetto al
rischio rappresentato dal cliente. Di fronte al rating negativo
del cliente, con 100 euro di credito ne devono calcolare 20 come
accantonamento”. “Quindi bisogna mettere mano a una pulizia del
sistema- ha aggiunto Imperatore- L’ipotesi della bad bank fino a
quando non si ripuliscono le banche da questa situazione
incancrenita non puo’ funzionare”. Anzi, “se fosse approvata, con
duecento miliardi da assorbire, a pagare saranno i cittadini”.